Di Nico Foglieni
Premier League ’14-’15, nel mentre il Chelsea di Mourinho si avvia alla conquista del campionato inglese nella parte bassa della classifica c’è una squadra che lotta per non retrocedere: è il Leicester City, che gioca in Premier 10 anni dopo l’ultima volta, il quale però si ritrova ultimo con 19 punti, l’impresa sembra impossibile ma gli uomini di Pearson vincendo 7 delle ultime 9 partite arrivano in 14a posizione evitando la retrocessione. È il 13 luglio del 2015 quando si compie il primo atto dell’impresa: le Foxes ingaggiano Claudio Ranieri tra le critiche della gente: “Sarà il primo allenatore ad essere esonerato, dopo il Chelsea non è mai stato in panchina per più di 2 anni”. Anche alla squadra ne dicono di ogni “Vardy è un ex-fabbro capace solo di picchiare, il capitano Morgan è troppo lento per la Premier, Mahrez è tutto dribbling niente gol, Huth è troppo vecchio e Kante è troppo basso, non si salveranno mai”. Ranieri tace e decide di far parlare il campo, d’altronde nel calcio le favole esistono eccome e chissà che in quel di Leicester non possa avvenire un miracolo calcistico. In 6 giornate conquistano 12 punti, e chiunque li aveva criticati adesso si deve ricredere di fronte ad 11 uomini che nonostante le critiche stanno conquistando punti su punti. Dopo la sconfitta per 2-5 contro l’Arsenal alla 7a giornata la squadra di Ranieri è 5a in classifica. “Adesso voglio vedere il carattere dei miei, voglio vedere come reagiamo”, le parole di mister Ranieri sono una profezia tanto che il Leicester vola e attira l’attenzione di ogni amante del calcio. È il 28 novembre quando le Foxes giocano la 14a giornata contro il Manchester United, al 24′ Jamie Vardy, il simbolo delle Foxes, entra nella storia con un gol che gli vale l’11a marcatura in partite consecutive superando il record di Van Nistelrooy, il tutto accompagnato dopo ogni gol da quell’urlo, l’urlo di chi dopo essere partito dal basso, dopo essersi fatto il culo ora è in alto, lì tra i campioni. Alla 19a giornata il Leicester è primo assieme all’Arsenal con 39 punti, “È tutto magico, non voglio svegliarmi, no, voglio continuare a sognare” (Ranieri). L’impresa delle Foxes è inaudita e gli uomini di Ranieri sono sotto i riflettori del mondo, le favole nel calcio esistono e loro ne sono la prova. Vardy nel frattempo smentisce ogni critica correndo, segnando e lottando, in particolare quando alla 24a giornata contro il Liverpool segna un gol al volo da 20 metri, un gol di pura classe, un gol da campione vero. Nonostante la sconfitta contro l’Arsenal il Leicester è primo a +2 dai Gunners e dal Tottenham alla 26a con il campionato che appartiene sempre più alle Foxes. “Leicester, Leicester, Leicester!” è ciò che intona il mondo di fronte ad una simile prodezza, le Foxes dimostrano che nulla è impossibile basta lottare, come stavano facendo gli uomini di Ranieri: l’invalicabile Schmeichel, il possente Morgan, l’instancabile Kante e l’inarrestabile Jamie Vardy, i 5 punti di distacco dal Tottenham a 4 giornate dalla fine ne sono solo una conseguenza. “Siamo in Champions League, uomo, voi vi dimenticate, voi parlate di bla bla bla… Ma noi siamo in Champions League, e ora andiamo avanti a vincere il titolo, rimane solo quello” (Ranieri, con l’orgoglio negli occhi durante un’intervista). È il 2 maggio del 2016 quando si scrive la storia: al Tottenham serve una vittoria contro il Chelsea per restare in corsa per il titolo. Gli Spurs sono avanti per 2-0 ma i Blues rispondo i gol di Cahill e Hazard. Quel giorno agli inglesi importa solo una cosa, non sto parlando della Regina ma delle Foxes, della loro impresa storica e dei suoi campioni. Gli stessi campioni che, sommersi dalle critiche, hanno reagito, hanno fatto vedere chi erano e hanno vinto su tutto e tutti. Schmeichel, Fuchs, Morgan, Huth, Simpson, Kante, Drinkwater, Albrighton, Mahrez, Okazaki, Vardy e Ranieri; questi i principali artefici della più dolce e bella favola calcistica, una favola eterna che verrà raccontata per secoli, perché nel calcio niente è impossibile, anche partire dal basso e diventare vincitori, proprio come le Foxes che conquistarono l’Inghilterra, “Champagne for those players”.