La storia del Calcio Totale

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Il calcio si può giocare in mille modi, ma tra queste infinite vie di giocarlo ce n’è una che lo cambiò radicalmente. Una filosofia più che un semplice schema, tanto efficace quanto vincente. La tattica che rivoluzionò il mondo del pallone: Il Calcio Totale. 

IL CALCIO DI QUELL’EPOCA

Contano solo gli attaccanti.

Nell’epoca pre-Calcio Totale era normale vedere squadre votate all’attacco, come quando nella finale del Mondiale del 1970 il Brasile scese in campo con un 4-2-4, o formazioni catenacciare, come faceva l’Italia. In questo periodo contava solo segnare e difendere la porta con più uomini possibili, non c’era spazio per il talento individuale o per i movimenti tattici di difesa e attacco quali le sovrapposizioni dei terzini, il falso 9 o il pressing costante. Oltre a ciò la maggior parte dei difensori erano considerati dei semplici giocatori che dovevano fermare gli attaccanti, idem per i portieri; gli unici a elevarsi dalla massa e riuscire a entrare nella storia come portieri o difensori sono Yashin, Beckenbauer, Cesare Maldini e Carlos Alberto, tutti gli altri non erano nessuno, contavano solo gli attaccanti. Poi però, a rivoluzionare il gioco, arrivò un certo Rinus Michels, sulla base degli insegnamenti di un inglese. 

JACK REYNOLDS

Il mentore di Michels. 

Il mentore del fondatore del Calcio Totale, in olandese “Totaalvoetbal”, è un inglese: Jack Reynolds. Da giocatore si poté vantare di aver avuto una buona carriera condita con la vittoria della Coppa D’Inghilterra nel 1906. Di ruolo centrocampista, si ritirò nel 1911, a 30 anni. Dopo due anni di gavetta come allenatore agli svizzeri del San Gallo decise di allenare l’Ajax. In Olanda giocò un calcio offensivo, fatto di un pressing costante, e impose, cosa non comune all’epoca, che questa filosofia tattica venisse adottata anche in tutte le giovanili, cosicché il vivaio dei Lancieri d’Olanda fosse ricolmo di talenti adatti alla filosofia di Reynolds. Jack allenò l’Ajax tre volte: dal 1915 al 1925, dal 1928 al 1940 e dal 1945 al 1947, con un totale di 8 scudetti olandesi e 1 coppa dei paesi bassi vinti. A essere fondamentale per l’invenzione del Calcio Totale è la terza esperienza, dove allena un attaccante, non fenomenale ma pur sempre buono. Il nome dell’attaccante? Rinus Michels.

RINUS MICHELS

L’Ajax e la rivoluzione calcistica. 

Rinus inizia ad allenare nel 1960. 5 anni dopo prende le redini dell’Ajax, istruendo i propri giocatori secondo uno schema frutto degli insegnamenti di Reynolds, questo schema è il Calcio Totale. Il concetto cardine è quello della zona: il campo è suddiviso in varie zone che devono essere sempre occupate, ma non per forza dagli stessi giocatori. Se prima i calciatori erano costretti a stare nella stessa posizione per 90 minuti, con lo schema di Michels possono muoversi liberamente in modo da creare un gioco fluido, spettacolare e ricco di azioni da gol. A rendere efficace questa filosofia calcistica è un particolare importante: tutti devono saper giocare in (quasi) tutte le posizioni. Infatti i terzini salgono spesso per crossare o addirittura segnare, i mediani si abbassano per coprire i buchi lasciati sulle fasce, l’attaccante agisce da falso 9 e, in fase di non possesso, il centrocampista da’ manforte alla punta nel pressare i difensori. Altri punti su cui si basano gli allenamenti di mister Michels sono la tecnica e il pressing: per il primo punto, tutti devono saper giocare il pallone con rapidità e precisione, persino il portiere. Il pressing a tutto campo è invece fondamentale per recuperare il prima possibile la sfera e tornare all’attacco. La squadra gioca compatta per aggredire il portatore di palla, la cui unica possibilità è quella di lanciarla in avanti, ma essendo i difensori molto alti scatta la trappola del fuorigioco e si torna ad attaccare.

IL DOMINO OLANDESE IN EUROPA

Il Totaalvoetbal è lo schema perfetto. 

Sul finire degli anni ’60 tutte le squadre olandesi plagiano il sistema di Michels, iniziando di fatto un predominio olandese in Europa che inizia con la vittoria del Feyenoord della Coppa Campioni del 1970. Ma a salire in cattedra è un’altra squadra olandese, l’Ajax di Michels, grazie soprattutto al suo perno, perfetto per il Calcio Totale: Johan Cruyff. Mister e fenomeno in 7 anni assieme vincono 4 titoli e 3 coppe nazionali, oltre alla Coppa Campioni del 1971.

JOHAN CRUYFF E IL CALCIO TOTALE

Che spettacolo il Pelé Bianco. 

Cruyff è il Calcio Totale nella sua perfezione: sa’ giocare in ogni ruolo del campo, dal difensore all’attaccante. Egli è il fulcro del gioco di Michels. Tecnico, rapido, abile nel dribbling e bravo nel pressare, queste sono le sue doti in campo, oltre ad essere un capitano molto carismatico e intelligente. Quando mister Rinus va’ via dall’Ajax nel 1971 per approdare sulla panchina del Barcellona, Johan trascina i suoi giocatori alla vittoria di altre 2 Coppe dei Campioni, vincendone quindi 3 di fila con la maglia della squadra di Amsterdam. Quando raggiunge di nuovo Michels, nel 1974, al Barcellona ottiene ancora grandi risultati, come il campionato della stagione 1974/75, stagione in cui i Blaugrana vincono il Clasico rifilando un 5-0 al Real.

MONDIALE 1974

L’Olanda, la squadra perfetta. 

Ai mondiali del 1974 l’Olanda allenata da Rinus Michels ha a disposizione tra i migliori giocatori in circolazione, in più ognuno di essi ha assimilato i concetti ed è perfetto per il Calcio Totale. Il portiere Jonglboed, così come i difensori Rijsbergen e Haan, sanno impostare il gioco egregiamente; i terzini Krol e Suurbier sanno sia difendere che attaccare; i centrocampisti Van Hanegem e Jansen si sacrificano a tutto campo per recuperare il pallone; Neeskens, il rifinitore, aiuta a pressare in attacco ed è micidiale sotto porta; le ali Rensenbrink e Rep sanno coprire i buchi lasciati dai terzini quando si sovrappongono, oltre ad esser eccellenti assist-man e goleador; infine come attaccante c’è il più grande Europeo di sempre: Johan Cruyff. L’Olanda non riesce a vincere la competizione, si arrende in finale contro i padroni della Germania Ovest, ma tutto il mondo non fa’ altro che parlare della straordinaria tattica del Totaalvoetbal. Gli olandesi, in particolare capitan Cruyff e mister Michels, con quel Mondiale hanno lasciato un’impronta indelebile nella storia del calcio.

IL FUTURO DEL CALCIO TOTALE

Da Sacchi a Guardiola, questa filosofia vince sempre. 

Dopo il ritiro di Rinus Michels come allenatore il Totaalvoetbal non sparisce. Il primo a riprendere il concetto è proprio il pupillo e fulcro del rivoluzionario mister: Cruyff. Allenando l’Ajax riporta la società di Amsterdam tra le prime in Europa vincendo la Coppa delle Coppe. Successivamente sulla panchina del Barcellona vince anche la Coppa Campioni con una squadra piena di talento, con giocatori tecnici e capaci di dare spettacolo come Stoičkov e Koeman. In seguito, in un’Italia fortemente catenacciara, Arrigo Sacchi riprende i concetti di Michels, che lui stesso dirà di aver studiato, per creare un Milan capace di dominare l’Europa incontrastato. In particolare riprende il concetto del pressing alto per far giocare i Rossoneri in appena 20 metri in fase di non possesso. Il Ragioniere di Fusignano crea una squadra spettacolare e vincente, con campioni fortissimi. Il Milan scrive bellissime pagine del libro del calcio grazie a quei successi internazionali e nazionali. Infine Pep Guardiola, istruito lui stesso da Cruyff quando giocava per i Blaugrana, inventa il Tiki Taka sulla base del Calcio Totale, un sistema in cui a correre non devono essere i giocatori, ma il pallone. Grazie al talento e alla tecnica di giocatori come Xavi e Iniesta il Barcellona di Guardiola riesce a vincere in Europa anche dopo l’era di Ronaldinho e della Champions del 2006. 

Questa è la storia del Calcio Totale, la filosofia calcistica più vincente di sempre. Le fondamenta del calcio giocato di oggi. Una strategia capace di dare importanza a tutti i giocatori in campo, qualcosa di impensabile nell’epoca pre-Michels. Il Calcio Totale è l’essenza del bel calcio, alla base di alcune tra le più forti squadre di sempre: l’Olanda del 1974, il Milan di Sacchi e il Barcellona di Guardiola. Ma tutto questo calcio, giocato in maniera così spettacolare, non sarebbe mai esistito se non fosse stato per lui: Rinus Michels.

Scritto da Nico Foglieni, il raccontastorie di calcio su Instagram

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